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25 marzo, 2008

7 consigli per semiotici allo sbando


è strano che debba essere io a lanciare questo appello nel generale laureamento che mi circonda e non mi coinvolge. i due anni sono passati e pure il mezzo extra che non si nega a nessuno. segue che l'allegra cordata di cui faccio parte è in larga misura laureata.
che la cordata lo voglia o no.

pare infatti che sia presente tra i nuovi immessi nel mercato della disoccupazione una certa depressione post-parto.
possibili non dico cure ma accomodamenti, o meglio ancora lenimenti alla mancanza del groppo tesistico:
1.assumere forzatamente grandi macchinone di caffè, al mattino, prima e dopo il risveglio, al pomeriggio, prima e dopo i pasti, e alla sera, prima di andare a dormire; per simulare l'effetto tensione. no, non dovete prenderlo dopo essere andati a dormire.
2.scrivete tutti i giorni, 4000 battute per lo meno, soprattutto se avete lo spleen e non fareste altro che cacarvi il cazzo davanti alla tv. se finite presto passate il resto del tempo a pensare come fare a scrivere altre 4000 battute, possibilimente senza in esse vi sia alcun pensiero compiuto.
3.girate ogni conversazione con gli amici, anche se di regola dovreste MAI parlare con gli amici, sul rispetto di standard che nessuno conosce. standard che qualcuno di molto cattivo ha fissato per voi. costui deve mantervi nascosti gli standard il più a lungo possibile.
4.fatevi svegliare alla mattina molto presto da qualcuno che vi fa domande difficilissime e urlate a cui non c'è alcuna risposta. tipo: 'COSAA CREDI DOVREMMO VOTAAREEE?!'.
5.non uscite mai di casa, salvo poi pentirvene per tutta la giornata seguente. potete uscire se per ubricarvi fortissimo.
6.stressate chiunque incontriate sul vostro cammino. trasmettete ansia, depressione e sfiducia. ogni ottimista trasformato in derelitto sarà una mezza vittoria.
7.siate consapevoli che: non c'è tempo! fare sempre qualcosa non vi aiuterà. 'ogni cosa da fare richiede sempre più tempo del previsto'. ogni cosa da fare richiede sempre più tempo di quello disponibile.

popolo, pertinentizzati!
un semeiotico può attaccarsi a qualunque cosa e farci una tesina, vuoi che non riesca a far credere che sa fare un lavoro?

11 commenti:

simon y dario ha detto...

ma continuiamo a fare tesine, dico io...

Anonimo ha detto...

vado cercando le mie 4000 battute quotidiane...qualcuno mi può aiutare?Suggeritemi degli avverbi vaghi e molto lunghi, per favore!!

pjr ha detto...

ti risponderei ma non ho tempo

Anonimo ha detto...

tranquillo, ho copiato un pezzo di un discorso di Veltroni e ci sta benissimo. Anche oggi ho conquistato le mie 4000 battute pacatamente, serenamente ma anche no.

Andrea Marino ha detto...

ieri ho mangiato solo sofficini e mozzarelle del prai, per un attimo mi sono sentito sotto tesi

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Ciao cari.
Pacatamente, serenamente, potreste cominciare a scrivere le vostre 4000 battute su di uno yacht, diretto magari verso i mari del sud... cambiare repubblica delle banane potrebbe giovare al vostro umore di laureati/laureandi.
Dammi retta semiotico! Emigra! tanto anche senza ICI da pagare, alla fine del mese non ci arrivi.
Ché se io avrei fatto fatica, figuriamoci tu, perso come sei tra paroloni filosofici, sofismi e sottigliezze su fumetti e film vari oppure ipnotizzato da autori che nessuno, tranne una ristretta cerchia di iniziati, ha mai sentito nominare, anche solo per sbaglio. Semiotico! Trovati un dottorato oppure proponi i tuoi servigi a dittarelle intente a pubblicità più o meno occulte, ma fuggi, scappa, dileguati.
Li senti? sono vecchi bavosi, ormai da anni nei palazzi del potere, rubacchiando a destra e a mancina, di te se ne sbattono, come di tutti noi, dileguati. Un bacio alla mamma ed al papi, un bacio al direttore (sich!) e poi via, con la tua valigia di cartone e il tuo Peirce preferito.
Far credere di saper fare un lavoro? Noi, in Italia siamo specialisti, un po' tutti, direi.
Il più é trovarlo...

Gustavo Addenbraun

Anonimo ha detto...

Mentre la tesi ci succhia le energie il mondo ci passa sopra e sotto, e questa volta arriva anche da dietro..
Non so voi, ma io ho un rifiuto per qualsiasi forma di giornale e telegiornale in questi giorni, mi sento respinta, non voglio sapere il totoministri, non mi interessa a quale paese venderemo alitalia..
è normale?sono un caso grave di grillismo?

Mi trovo a sperare solo che il nuovo ministro MIUR riduca le pagine totali della tesi con aliquota progressiva a crescere per le università sopra i 10.000 studenti con devolution al correlatore, soprattutto se esterno . Riforme ci vogliono

Margherita in tesi (no quella margherita..)

Andrea Marino ha detto...

Caro Gustavo, se non sai il congiuntivo imperfetto, figurati gli autori semiotici.

cià.

Anonimo ha detto...

sarò pure semiotico-magistrale-specializzato nella repubblica delle banane II, però almeno il congiuntivo, studiando Peirce e soci, nn l'ho dimenticato!
Probabilmente per i giovani manager-piccoli imprenditori della repubblica euro-bananista sapere la grammatica italiana non è così importante, tanto lo scopo della vita è cacare o farsi care soldi. Una cosa è certa anche se ho studiato Lotman e Greimas non finirò a pulire il culo a nessuno pseudo-pragmatico imprenditore figlio dell'Euro.

Con affetto
DIRSIT

Anonimo ha detto...

sei io sarei in voi non mi pigliassi troppo per il culo...

Vedo che ormai il cervello é bevuto, errata scorrige dunque (anzi dungue alla Biscardi, o forse dengue)
Tuttavia, non il congiuntivo imperfetto, bensì il passato prossimo (pure peggio).

Gustavo Addenbraun