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09 novembre, 2007

Vecchi interpretanti: You Tube e i giovani

non se ne può più dei vecchi che in due pagine fanno l'analisi completa dei giòvani. ognigiorno su repubblica c'è un commento molto pregnante dell'intellettuale tizio e del sociologo caio che hanno capito tutto non solo dei giovani ma anche del come e perché usano certi strumenti.

la repubblica di oggi è veramente fantastica. in R2 oggi hanno messo da parte l'usuale inchiesta sui cardi, e l'effetto deleterio delle pigne nel culo, per affrontare il problema di "You tube, diario on line dei ragazzi soli". premesso che il titolista di repubblica è chiaramente riciclato dalla redazione di non è la rai, resta comunque che l'articolo di gabriele romagnoli è davvero scandaloso.



che internet sia la causa della violenza è piuttosto una cazzata, e questa, più o meno, è un'opinione abbastanza diffusa, almeno tra gli intellettuali. a fianco all'articolo di romagnoli ci sono le interviste a sree sreenivasan e a rodotà, dove entrambi sostengono appunto che mettere filtri a internet, oltre ad essere molto difficile, sarebbe anche presemubilmente inutile (con buona pace di eco).

la parte divertente dell'articolo di romagnoli è quella sulle motivazioni che spingerebbero i ragazzi (che è una categoria che va dai 14 ai 45 anni) ad aprire blog oppure ad andare su youtube.

le ragioni sono SOLITUDINE - ESIBIZIONISMO - MERCATO. "non ci sono valori né disvalori. la realtà è film, quindi ingiudicabile." sembra il commento di un predicatore degli anni cinquanta che ha appena individuato nella televisione lo strumento del demonio.

1. dove sta scritto che i film sono ingiudicabili?
2. perché se la televisione fa cacare e si cerca alternative on-line dobbiamo per forza essere dei sociopatici?
3. è una novità che gli adolescenti vogliono attenzione fine a se stessa?
4. avete mai visto un blog fatto da gente non necessariamente sul orlo del suicidio?
5. mai visto un blog senza scopi di lucro?
6. mai visto un blog collettivo?

il punto è che certa gente non ha la più pallida idea di cosa dice, solo che può dirlo, e spacciarlo per una grande verità sociale.
il problema è che altra gente ci crede

14 commenti:

Gaël ha detto...

anche qui mi tocca fare il segnalatore: il fantastico articolo di gabriele romagnoli, si trova anche in rete, precisamente qui: http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/perugia-uccisa2/generazione-youtube/generazione-youtube.html

Andrea Marino ha detto...

vi prego, leggete l'articolo: è veramente ridicolo

Anonimo ha detto...

Bah! le solite sparate del solito giornalista bacchettone.
Tuttavia ciò non toglie che io sia drammaticamente solo e potenzialmente sull'orlo del suicidio (per innamorarsi del direttore basta un'ora); dovesse questa eventualità rendersi seriamente degna di considerazione, in futuro, il testamento su youtube mi sembra un'idea comoda e strafica per spiegare le mie ragioni al maggior numero possibile di persone; un grazie a Romagnoli.
Per il momento mi sembra un bel modo per vedermi Luttazzi, visto che quassù LA7 non si riceve.
Una buona serata, pe_rizomi.

Andrea Marino ha detto...

a me questa Sembra, cordialmente, una cacata.

Anonimo ha detto...

A me, cordialmente, piacerebbe poter dire lo stesso, ma uno dei neuroni è in vacanza e non si può incontrare
con l'altro, che è rimasto a piantonare il cervello. Da solo non prende decisioni, il pusillanime.
La cellula grigia si sente sola, si è rotta di fare solitari, in essa ronza sempre la stessa immagine...
saluti.

Anonimo ha detto...

mi dispiace: non sono molto bravo a trattare gli sfoghi depressivi via blog.
di che immagine parli?

ciau.

a.

Anonimo ha detto...

L'immagine é quella del direttore, assumente fattezze di donna angelicata, o di direttore angelicato, che é entrata nella mia vita una sera d'aprile (te lo ricordi quel giorno d'aprile, quel lungo treno che andava al confine...no, non c'entra), e non ne é più uscita.
Ultimamente il direttore mi appare su di una barca a vela, rossa, coi modena city ramblers che suonano bella ciao e tutto il repertorio "cumunista", proponendomi di andare alla rivoluzione... ed io accetterei, ma non posso! per vigliaccheria, ma soprattutto per limiti fisici, visto che da lei mi separano svariati chilometri.
Il problema caro a., a.a.a. cercasi direttore disperamente cazzarola, é che noi psicotici con la vocazione per il 2 di picche, stanchi di stronzate che non hanno significato, come guadagno successo e vittoria (vincere e vinceremo, come ai vecchi tempi!), noi dicevo, siamo sensibili, e quando troviamo una che capisce (e ti capisce), in generale..., anche se studia cose strane, che non capiamo (ma questo ne aumenta il fascino, non ti pare?) e pronuncia frasi contententi lessico pericolosamente filosofeggiante (attante? riduzione ontologica? Mbuto!!), noi psicotici si è presi da qualcosa, non saprei definire da cosa, che, semplicemente, ti trascina dove tu non vuoi. In luoghi che non esistono, in realtà fittizie
fatte di strade che non si sono mai imboccate né si possono prendere, ora che sono vaso di coccio, tra vasi di merda (ma quando non lo sono stato); si sogna e la realtà fittizia la vorresti cambiare con quella "reale"; sognare e sognare, non è rimasto altro, solo le giornate di sole contano (sono poche), e ti prende la stizza perché non é mai come vuoi, e nemmeno il tempo di dirle "ti amo, ti voglio bene" (o cazzate simili, che si sono imparate dai film che ci propinano da oltreoceano o da romanzi scadenti) e lei é già sparita (in un falò? senza di te mi annoio un po'?) e non ti rimane che il ricordo, lontano, di una felicità immaginaria (che comunque non tocca mai a me, ecco, fantastico, siamo all'autocommiserazione...).
Capita che noi psicotici si incontri, lungo la strada, qualcosa di simile al trito stereotipo della donna ideale, la cui dolce (e a volte scontrosa, ma sfortunamente amo anche questo aspetto) complessità (mi scuso per la citazione scontata, ma qui l'autore descrisse bene), unita ad una sincerità brutalmente critica, ti fa sentire bene (senza bisogno di sostanze psicotrope! Miracolo!) e ti fa pensare che nella vita ci sia ancora un motivo, (dicono occorra, per vivere...), che non figuri tra i cosiddetti "valori" sopra elencati.
La vita di noi psicotici è dura, troppe le seghe mentali, una mamma\psicologa\amante\amica ci farebbe comodo, ma quante ce ne sono?
Del resto, noi malati di mente, troppo vigliacchi per vivere ma anche per porre fine alle proprie sofferenze, non possiamo certo esser presi a canone di fascino (a ridagli con la autocommiserazione!)
Si tira avanti, facendo finta che tutto vada bene... sperando che passi.

saluti carissimi

Anonimo ha detto...

il dado è tratto! ripeto il dado è tratto!
a.a.a.aiuto se ci leggono pensano che stiamo preparando una strage in una scuola!

dirsit

Andrea Marino ha detto...

la strategia della lettera sulla scrivania (la lettera era di maupassant?) forse se cominciamo a parlare di rivoluzione e insurrezione non capiranno mai che la facciamo davvero.
da domani camice rosse e schioppetto a sale per tutta la redazione.

Anonimo ha detto...

Uno parla d'amore (soprattutto) e di revolution (un po') oppure d'amore durante la revolution e due personaggi lo analizzano citando maupassant. Capisco lo schippetto e la camicia rossa, ma quello che se ne esce con la strage nella scuola. E' Deleuze che vi fa quest'effetto? perché stavo per interessarmi alla sua opera...ma se questi sono gli effetti.

saluti.

P.S.: Bello il nuovo look del mortadella, ora è moooolto più carismatico.

Andrea Marino ha detto...

si cercava di sdrammatizzare e lasciar slittare l'argomento verso meno aulici loci, più accessibili per noi prosaici e profani. non si facevano analisi, solo interpretanti.

deleuze è solo la ciliegina sulla torta

Anonimo ha detto...

Si sdrammatizza e si ironizza, ma la tragedia nella sua semplicità è vera.
Cos'altro vi calate voialtri, oltre Deleuze? opere consigliate?

P.S.: per me l'unica ciliegina è il direttore, ma non c'é ciliegina senza nocciolo, é questo è duro da mandar giù.

P.S.P.S.: Ora potrò usare meno you tube, visto che qualche bastardo ha deciso di far valere i suoi diritti di proprietà intellettuale, o copyright che dir si voglia, sui video Decameron del mitico e censuratissimo da Sant'Arcangelo, che quindi non viene più utubizzato. Se lo gustino anche lor signori per me, io mi devo attaccare...

Andrea Marino ha detto...

caro wimp, ti chiedo con onesta gentilezza di smetterla di fare dichiarazioni d'ammore al direttore. che non è solo direttore ma anche HERR direktor, e dunque ha bisogno di conservare l'aspetto forte e truce, sennò addio consegna articoli in tempo. questo blogghe non tanto si addice alle dichiarazioni di questo genere, grazie per la comprensione. se poi riesci ad evitare di reiterare le grida disperate sarebbe ancora meglio. a tal proposito mi sento ormai in diritto di darti un consiglio, visto che insisti. il consiglio è: quando ti accorgi di stare autocommiserandoti, non duplicare l'effetto sottolineandolo pubblicamente e insistendo a più riprese. messaggio a cura del ministero dell'autostima.

se ti va di calarti ci sono tante vie, per quella filosofica ti consiglierei di cominciare da wittgenstein. deleuze è decisamente ottimo anche se del tutto diverso da witt.. di deleuze c'è di molto belli il dittico immagine-movimento e immagine-tempo, che sono due libri di filosofia del cinema.
se ti interessa in particolare la filosofia per la semiotica ti consiglio peirce, opere. se ti piace la linguistica per la semiotica hjelmslev, se vuoi la semiotica per la semiotica per la semiotica greimas (del senso ii), e soprattutto eco, dal trattato di semiotica generale a kant e l'ornitorinco.

ps
quando il tubo non va c'è sempre il mulo

Anonimo ha detto...

sto aprendo un'agenzia di consulenza semiotica, ripeto sto aprendo un'agenzia di consulenza semiotica!

Prima tessera onoraria: WIMP

Facciamo anche BATTESIMI (deleuziani), PRIME COMUNIONI (greimasiane) e MATRIMONI (peirciani). Per il reparto FUNEBRE ci sarà il Dott. Manetta con letture su SCHOPENHAUER, per il reparto PASSIONI EUFORICHE/DISFORICHE Dott.ssa RAIOLA.

Venghino! Siori! Venghino!