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12 giugno, 2007

"L'enunciato sopravvive al suo oggetto, il nome sopravvive al suo possessore. Sia che passi in altri segni, sia che venga per un certo periodo, il segno sopravvive al suo stato di cose come al suo significato, fa un balzo simile a quello di una bestia o di un morto per riprendere il suo posto nella catena e investire un nuovo stato, un nuovo significato da cui si separerà ancora" Deleuze e Guattari. Mille Piani.

Beh tutto questo per dire che non è sempre vero che il segno si decifra e l'apparenza mai...A volte il segno sopravvive al suo significato e lo cambia addirittura, a volte non importa più il significato di quel segno specifico, ma quello della catena in cui si è infilato, in cui si è riterritorializzato e in cui si deterritorializzerà. I segni non sono mai ottusi, si prestano ad essere letti e decifrati, ma se nel frattempo il segno iniziale, ad esempio di una banale discussione, si è concatenato con altri segni,quel segno non sarà più lo stesso legato a quel particolare stato o a quella particolare situazione. Il segno non rinvia al segno soltanto nel medesimo cerchio, ma anche da un cerchio all'altro, da una spira all'altra,per dirla con D&F, da un piano di discussione all'altro..per dirla alla me.
L'ottusità può stare in chi decifra quel segno, e si ostina a volerlo pensare come singolarità, come il primo segno, senza pensare che ormai è divenuto molteplicità, è divenuto una catena di segni, è divenuto ..in certi casi..una ferita profonda. Ma non disperiamo...c'è la soluzione o almeno una speranza...il segno ha assunto, è vero, un altro significato..ma da cui è passibile di separasi ancora. .


Delirio semi-semiotico..ma chi vuol capire capirà.

Elena.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

beh, siamo tutti teste di cazzo, chi più, chi meno. ma a volte basta poco, non serve necessariamente chiedere scusa. basta chiamare, anche solo per rivendicare le proprie ragioni, senza cedere di una virgola. Chi si sente parte in causa lo coglierà comunque come un segno d'amicizia. credo io.

Andrea Marino ha detto...

scusate la domanda scema ma chi è D&F?
e adesso capisco chi si cela dietro la sigla D&G....
un consorzio semiotico per l'amore e la moda gay

vicedirettore ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
vicedirettore ha detto...

d&g, grandi esperti di rizoma: come arrivare al sema seguendo percorsi alternativi...

Andrea Marino ha detto...

al sema o al seme?

Anonimo ha detto...

ma perchè l'autore del post..cioè io..ha cancellato il suo post..cioè il mio??ho problemi di doppia personalità??o sono solo una inetta al pc??Ele

susukino ha detto...

infatti molto spesso agli affetti si dice: "aspetta un attimo che mo ti intepreto" ...poi va a finire tutto a carta e quarantotto..

Anonimo ha detto...

cos'è carta e 48??

Andrea Marino ha detto...

chi ha bisogno d'affetto, chi d'affettato

susukino ha detto...

l'è un modo di dire, un provervbio.
confusione, significa,va tutto all'aria, anche.
giustamente si riferisce al 1848.
forse anche allo scopone scientifico.
ma mi sa meglio la prima.

chi lo sa.

vicedirettore ha detto...

Semi_rilasso coll'asso

Andrea Marino ha detto...

che dio tassista

susukino ha detto...

MALEDIZIONE!

Anonimo ha detto...

io vorrei dire che anche se certe volte mi incazzo poi mi passa, e che se non mi passa posso anche fare che non ci penso più.