La semiotica è vasta, impossibile coprirla tutta. Forum di attualità, cultura e innovazione degli studenti di Discipline Semiotiche, Bologna. IL PE_RIZOMA è UNA RIVISTA GRATUITA! MAIL: pe_rizoma@yahoo.it

15 dicembre, 2006

LA comunicabilità della semiotica

secondo voi se uno vi chiede 'cos'è la semiotica'
è giusto tentare di far veramente capire cosa sia?

questa scienza, e già si usano parole pesanti, tratta di: ....
vi sfido, uomini, studenti, semiotici e non, attanti, attori, e soprattutto docenti:

aiutate il mondo piccolo-semiotico: abbiamo bisogno di sentire che ciò che facciamo è buono anche per l'uomo della strada, dateci una street-semiotica. la semiotica dell'uomo della strada piena di fuck, molto punk. non è giusto che metallari punkettoni e il famoso uomo medio siano esclusi dalla gioa semiotica.

vogliamo una semiotica per gradi e piccini. vogliamo una semiotica natalizia che ci faccia sentire tutti meno in pigrizia, vogliamo grazia, amiamo la galizia. vogliamo una fenomenologia della bontà . e poi vogliamo tanti gargamella, tutti jellati come gargamella. vogliamo scatenare la burla semiotica, la corrosione del senso, il decadere dell'istituzione. vogliamo la rivoluzione. vogliamo un nuovo disco di battiato ma come quelli vecchi. vogliamo che non si perda mai la voglia di scatenare. riconoscere la necessità del divenire. vogliamo

'un po' di possibile per favore, sennò soffoco' (Svevo)

'tutto quel che si può dire, si può dire in modo chiaro con tre parole' (circazione)

ora sta a noi,
a.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Non sono tanto daccordo, sai? La semiotica non va svenduta a tutti i costi. Io la trovo una scienza affascinante, sempre attuale, versatile, in continuo divenire. Ma per amarla, va capita. Ecco cosa occorre: qualcuno che sappia parlarne, e riesca ad interessare ma senza manipolarla a suo piacere. Io sono stata fortunata.

Anonimo ha detto...

Come spieghereste ad un povero ragazzo del terzo anno che animale è la specialitica in semiotica?

Quali amori e quali delusioni?

Grazie, Steve (Marco tu tu sarebbe il mio saggio preferito..)

P.S Forse finalmente l'11 riuscirò a venire a vedere il seminario.. ci vediamo li.

Anonimo ha detto...

E' questo il punto. Io posso dire di aver compreso la semiotica solo al secondo anno della specialistica. E neanche fino in fondo. Sarà un mio limite, ma ogni volta (e sono tante, tantissime le volte) in cui qualcuno mi fa la fatidica domanda... (sì, proprio quella!)... si scatenano due forze opposte nella mia mente: l'intellettuale radical-chic cerca di frenare a tutti i costi la samaritana favorevole al sapere per tutti. Il problema è che si da' per scontato che l'altro voglia sul serio comprendere di cosa sono zeppi tutti quei libri che ingurgitiamo con piacere infantile... invece vuole soltanto farci sentire meno incompresi. La semiotica. Tsè. Ormai sostengo di studiare il tango argentino, così se vogliono una dimostrazione li coinvolgo in un appassionato ballo. E siamo entrambi più contenti.

Anonimo ha detto...

non ho capito bene

Anonimo ha detto...

la prima questione da dirimere è: la semiotica è una discplina pratica o teorica? entrambe le cose, senza dubbio. ma preciso: una semiotica teorica (generale) è molto vicina alla filosofia, e con questa dovrebbe confrontarsi molto più insistemente. una semiotica pratica si interessa degli effetti di senso di un particolare segmento di realtà che si è deciso di prendere in considerazione (un libro, un film...e il suo contesto contesto culturale). analisi pratica e teoria si confrontano costantemente. ciò che sembra mancare in ognuno due casi è la produzione da parte dello studente di qualcosa di diverso da una tesina. questo problema è forse meno cogente nel caso della semiotica generale.